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Maschere e allestimenti in Cartapesta al Carnevale di Viareggio le opere dei primi studenti dello IED

Il Carnevale è la festa che ogni anno coinvolge adulti e piccini attratti dai colori sgargianti delle sue maschere e l’aria di gioia che riempie le strade addobbate per l’occasione. Molte sono le città che decidono di regalare al pubblico una giornata all’insegna del divertimento e che consentono di ammirare da vicino le tipiche sfilate dei carri mascherati.

Viareggio ospita il Carnevale più rinomato per i suoi maestosi carri allegorici di cartapesta che attraversano viale Giosué Carducci, meglio conosciuta come che nell’occasione si trasforma da strada dello shopping in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto. La maschera simbolo della città toscana è Burlamacco con la sua tuta a scacchi bianchi e rossi suggerita dal vestito di Arlecchino, il pompon di Pierrot, il copricapo rosso di Rugantino e il mantello nero di Balanzone.

Il Carnevale d’Italia e d’Europa, nato nel 1873, celebra lo splendore di un mese intero di feste diurne e notturne, kermesse rionali e rassegne di ogni genere.

Immancabile. Questa famosa manifestazione rappresenta oggi l’incontro tra diverse culture ed è l’occasione per celebrare non solo la tradizione ma anche valori universali di solidarietà e pace.

Nonostante nelle ultime edizioni siano emerse non poche difficoltà create da ripristino di avanzamenti e tagli sui compensi per carri piccoli e maschere di gruppo, la vera rivoluzione riguarda ormai le maschere isolate.
Queste maschere giganti riproducono personaggi della scena mondiale: attori, sportivi, volti religiosi, ma specialmente politici rivestiti di una pungente satira.

La scelta della Fondazione Carnevale, in collaborazione con l’Istituto Europeo del Design , è quella di istituire dei corsi della durata di dieci settimane dedicati alla lavorazione della carta a calco. L’intento della fondazione e della città di Viareggio è quello di aumentare il numero dei Giganti di cartapesta che sfileranno durate i festeggiamenti e riportare l’attenzione sulla vera palestra del Carnevale: le maschere isolate che costituiscono una delle quattro categorie di concorso delle opere.

Non è ovviamente questo l’unico scopo; l’augurio è quello di innovare il settore in cui lavorano i cartapestai di cui si conoscono le opere odierne e da cui ci sia aspetta nascano i carristi di domani.

I più conosciuti costruttori di carri, affiancati da uno scenografo dello Ied e da un’accademica di un’università colombiana specializzata sugli studi del Carnevale si trasformeranno in docenti.

I nomi sono quelli di Carlo Lombardi per i carri prima categoria, Edoardo Caragioli per i carri di seconda categoria e Luca Bertozzi, specialista nella realizzazione di maschere di gruppo.

Il loro compito sarà quello di svelare i segreti del proprio mestiere e le infinite possibilità di applicazione della cartapesta in svariati ambiti artistici, consentendo ai partecipanti di prepararsi al meglio al fine di costituire la classe di artisti costruttori del futuro. Durante il corso verrà ideato un bozzetto e costruita una maschera isolata non solo con l’aiuto dei mascheratisti più esperti ma anche con la guida di docenti specializzati in scenografia e illustrazione, oltre che da un docente di restauro architettonico.

Con la nascita della cosiddetta scuola di Burlamacco infatti si intraprende il cammino adatto a tramandare un mestiere così complesso che necessita di una formazione a tutto tondo, ma che regala una grande soddisfazione a coloro i quali realizzano le opere e che contemporaneamente offrono uno spettacolo sempre diverso al loro pubblico.

Viareggio attende i giovani artisti e le loro future opere artistiche che potranno portare una ventata di novità nella fabbrica del divertimento del comune toscano.

La fondazione, assistita da Cna e Regione, vuole dare seguito ai corsi e alla possibilità di inserire ogni anno nuovi allievi cartapestai. Durante il carnevale di Viareggio edizione 2016 saranno venti le maschere isolate che percorreranno la Passeggiata; verranno infatti inseriti i lavori di dieci dei più meritevoli allievi della scuola della cartapesta accompagnati da altri dieci mascheratisti che hanno gareggiato o presentato un bozzetto negli ultimi anni.

Convinto della bontà di questa scelta, il commissario straordinario della Fondazione Stefano Pozzoli ribadisce come questa categoria rappresenti in maniera esclusiva il vivaio di questa manifestazione.

Puntare sui giovani artisti che intendono portare avanti una tradizione che rischia di scomparire assieme ai suoi cartapestai storici è considerato il punto di partenza del progetto che tutte le parti impegnate sperano abbia una evoluzione positiva nel futuro.