Stand chiuso o stand aperto?
Allestire uno stand fieristico è una questione principalmente di strategia, piuttosto che di stile. Infatti, la decisione di come realizzare lo stand dipende dall’analisi delle strategie di vendita e di comunicazione che l’azienda vuole adottare per aumentare la visibilità e la conoscenza dei propri prodotti esibiti nella Fiera in questione.
Uno stand chiuso risulta efficace come soluzione che comunica un senso di fascino, di esclusività e di eleganza all’esposizione. Infatti, gli spazi chiusi sono adottati da alcuni brand prestigiosi, che sono conosciuti nel settore anche per gli stand in cui si entra solo su invito: è una soluzione possibile solo in certi casi, per aziende e un target specifico di clienti (cioè per i marchi che prediligono clienti selezionati e di alta qualità). In ogni caso, gli stand chiusi giocano sull’effetto sorpresa, in quanto il visitatore non può sapere che cosa troverà all’interno.
Un’altra caratteristica di questo tipi di stand è l’adozione di un progetto di design studiato e definito nei minimi dettagli, dove ogni singolo particolare dell’esposizione viene esaminato per avvicinare i visitatori al marchio secondo un percorso stabilito e mirato. In questo modo, l’azienda ha un maggiore controllo sul sistema con cui visitatori ed acquirenti arrivano a conoscere i prodotti. Un modo efficace per assicurare uno spazio esclusivo è la realizzazione di uno stand in cui pochi prodotti vengono esposti adottando lo stile galleria d’arte; allo stesso tempo, si possono posizionare all’interno dello stand salottini privati dove si potrà discutere in maniera più approfondita con i clienti. Questa strategia può risultare essenziale per tutelare la privacy dei clienti e la segretezza dei brevetti.
Infine, la scelta di realizzare uno stand chiuso permette di produrre ambienti evocativi e/o celebrativi: inoltre, possono ospitare progetti di design complessi oppure molto funzionali dal punto di vista commerciale.
Per quanto riguarda gli stand aperti, gli interior designer hanno adottato questa soluzione per gli allestimenti fieristici sempre più negli ultimi anni: si caratterizzano principalmente per il contatto più immediato e diretto tra i clienti ed i prodotti. Inoltre, l’azienda potrà mettere in risalto i prodotti più importanti e che la caratterizzano immediatamente (oppure che sono le novità del momento).
Il contatto diretto con il pubblico è una precisa strategia di marketing che si basa sull’abbattimento delle barriere fisiche e degli elementi di intermediazione (architettonici o no) tra il pubblico ed i prodotti che possono far pensare ad un ostacolo oppure ad un impedimento.
Al contempo, tuttavia, gli stand aperti possono presentare alcuni svantaggi, dovuti alla maggiore eventuale caoticità: infatti, il passaggio aperto può dare un’impressione di disordine. Inoltre, spesso questo tipo di spazi obbligano ad eliminare elementi di design che invece caratterizzano gli stand chiusi: in ogni caso gli interior designer riescono a creare un ambiente elegante.
In ogni caso, le aziende non optano quasi mai per uno stand completamente aperto o completamente chiuso: se comunque deve essere proprio fatta una scelta si preferisce sempre la prima opzione. Infatti, esiste un’ampia gamma di soluzioni, che consentono di fondere le migliori caratteristiche di uno stand chiuso e di uno stand aperto. Una delle opzioni più recenti è uno stand dotato di due parti distinte, una completamente accessibile ed una parzialmente chiusa.